Color photograph of Laura Kurgan speaking from a lecture podium

Laura Kurgan

William A. Bernoudy Architect in Residence
23 maggio–18 luglio 2022
Professione
Professor of Architecture and Director, Center for Spatial Research, Graduate School of Architecture, Planning, and Preservation, Columbia University
Biografia

Molti di noi pensano alle mappe in termini semplici. Nell’uso quotidiano, le mappe ci informano sulla posizione e ci danno una direzione. Per Laura Kurgan, professoressa di architettura e direttrice del Center for Spatial Research della Columbia University, le mappe sollevano questioni più ampie di etica, politica, tecnologia e visualizzazione dei dati. La sua metodologia utilizza le informazioni della rete di dati come strumento visivo per informare e istruire il pubblico sulle implicazioni fisiche delle questioni sociali sull’ambiente costruito. I progetti di Kurgan si sono evoluti da piccole e lungimiranti installazioni grafiche a presentazioni tridimensionali più grandi che mostrano condizioni spaziali che diventano reti visibili. I suoi lavori, come Close Up at a Distance: Mapping, Technology, and Politics (2013), indagano le tecnologie di mappatura digitale, l’etica e la politica della mappatura, l’arte, la scienza e la visualizzazione dei dati e gli ambienti per il confronto pubblico con mappe e dati.

Million Dollar Blocks, un progetto dello Spatial Information Design Lab (il predecessore del Center for Spatial Research della Columbia), ha dimostrato che i detenuti nelle principali città americane provengono in modo sproporzionato da quartieri poveri con abitanti di colore. I costi dell’incarcerazione in questi luoghi sono così alti che si spendono milioni di dollari statali per incarcerare persone provenienti da singoli isolati. “Piuttosto che guardare dove vengono commessi i crimini”, ha dichiarato Kurgan a Bomb Magazine, “abbiamo guardato dove vivono i detenuti e le mappe che ne sono risultate hanno evidenziato i costi urbani dell’incarcerazione e suggerito come quei dollari potrebbero essere spesi meglio per investire nelle comunità”.