Artisti partecipanti

Color photograph of a dark haired woman with a paintbrush in one hand painting a large hard edge abstrat yellow and burgundy canvas
Antonella Genuardi del duo di artisti Genuardi/Ruta nel suo studio. Genuardi e Leonardo Ruta sono i 2023 Fondazione Sicilia Affiliated Fellows nelle Arti Visive (foto di Daniele Molajoli)

Di seguito le descrizioni dei progetti che saranno presentati al Winter Open Studios presso l’American Academy in Rome, che si terrà giovedì 26 gennaio 2023, dalle 18 alle 21.

John Davis

Prima di Storyville: John Davis esegue le composizioni dei primi maestri di pianoforte di New Orleans

John Davis, pianista e 2023 Rome Prize Fellow in Design, eseguirà opere tratte dal suo repertorio della prima “roots music” americana. Il pubblico avrà la rara opportunità di ascoltare assoli al pianoforte dal continuum tastieristico dei pianisti/compositori afroamericani dell’Ottocento con i quali Davis viene principalmente associato come performer. Il programma includerà opere dimenticate della New Orleans dell’Ottocento che Davis ha aggiunto al suo repertorio durante il periodo come borsista all’American Academy in Rome, preludio al jazz e al rhythm & blues che la città ha prodotto nel Novecento.

Color photograph of the hands of a light skinned man holding a printed musical score; on the table in front of him are other historical printed documents on paper
John Davis esamina una partitura del compositore americano ottocentesco Louis Moreau Gottschalk e materiale stampato sulla cantante lirica italiana Adelina Patti (foto di Daniele Molajoli)

Antonella Genuardi & Leonardo Ruta

Le trombe d’oro della solarità

Per Winter Open Studios 2023, Antonella Genuardi e Leonardo Ruta, che lavorano insieme come Genuardi/Ruta dal 2014, presentano una nuova installazione, Le trombe d’oro della solarità. L’opera deriva da un’idea collegata alla curiosità. Ripercorre una suggestione che riguarda la nostra formazione e le persone che hanno fatto la storia dei nostri luoghi. Pensiamo agli stucchi del Serpotta che ornano molte chiese siciliane; pensiamo alla gente che ha calpestato nel tempo i pavimenti in marmo delle chiese. L’opera ripercorre questa suggestione attraverso nuovi materiali che ci sorprendono. Proviamo una certa curiosità per quello che sta accadendo nell’opera, una certa sorpresa, un enigma. Partiamo da una suggestione, come un’arcata o un pilastro di Pier Luigi Nervi, da un’attenzione per quell’architettura minerale che ci spinge ad indagare il rapporto con la nostra stessa esistenza. Come il rapporto tra di essi, il bianco e il blu sono legati a un’esperienza minerale, ma anche a un’idea di verticalità. La sensualità del bianco in rapporto alla brillantezza dell’oro, all’eleganza del blu. Un’attenzione alla luce attraverso la materia organica.

Gli artisti presenteranno tre installazioni con il supporto di Ettore Alloggia e una serie di serigrafie prodotte appositamente per l’evento in collaborazione con la Litografia Bulla.

Antonella Genuardi e Leonardo Ruta sono i 2023 Fondazione Sicilia Affiliated Fellows nelle Arti Visive.

Color photograph of a light skinned man wearing a brown turtleneck looking off camera; he stands next to a wooden scaffold
Leonardo Ruta del duo artistico Genuardi/Ruta nel suo studio (foto di Daniele Molajoli)

Tung-Hui Hu

Drift/Loops

I visitatori sono invitati ad ascoltare o a prendere parte a una breve performance che traduce i ritmi e gli schemi di una composizione musicale, Drift/Loops appunto, in linguaggio verbale. Leggendo ad alta voce lo spartito fornito, le combinazioni, le ripetizioni e le variazioni di due frasi semplici tratte dal folklore creano un senso di tempo sospeso.

La perfomance è tratta da una collaborazione tuttora in corso tra Tung-Hui Hu, la compositrice Paula Matthusen (Fellow del 2015), di cui troviamo anche gli arrangiamenti musicali commissionati dal Metropolis Ensemble, in collaborazione con l’artista visiva Olivia Valentine e Singularity.

Tung-Hui Hu è il Rome Prize Fellow in Literature 2023.

Color photograph of an Asian man standing next to a marble fountain basin
Tung-Hui Hu (foto di Daniele Molajoli)

Marco Momi

Sans dire (Ricordi, 2022)—for guitar and electronics

Sans dire (senza dire) è uno scambio muto e confidenziale tra anime intrecciate che avviene attraverso la chitarra, strumento che, per tono, ricorda al compositore l’amicizia. Le parole, al contrario, possono solo suggerire le connessioni intime che il suono della chitarra rende possibili. L’elettronica parla attraverso analogie sonore, rivelando l’amorevolezza dei gesti giocosi e mostrando la complicità della struttura all’interno di ciò che resta non detto.

Marco Momi è il Marcello Lotti Italian Fellow in Music nel 2023.

Color photograph of a light skinned man sitting in a room; he is writing on a large musical score on a low table in front of him
Marco Momi compone una partitura musicale (foto di Daniele Molajoli)

Alessandro Mulazzani with Manuela Ferrari

Il mare di Roma: Il fascino e l’offesa

Settanta chilometri di costa percorsi a piedi raccogliendo impressioni e testimonianze del paesaggio del mare di Roma per restituire l’immagine complessa di un sistema dinamico e instabile, quello dell’area del delta del Tevere. L’insieme di consuetudini e interessi contrastanti che lo popolano stanno per affrontare una trasformazione che rischia di essere rapida e profonda. Il mare di Roma è una composizione di immagini e testimonianze, un contributo di ricerca interdisciplinare che mira a una consapevolezza diffusa, una sensibilità più sottile, una più cosciente disponibilità al cambiamento verso un paesaggio sostenibile.

Alessandro Mulazzani è l’Italian Fellow 2023 della Enel Foundation Italian Fellow in architettura, design urbano e architettura del paesaggio.

Color photograph of a light skinned man with brown hair wearing a black turtleneck; he is hanging an unframed photograph on a white gallery wall
Alessandro Mulazzani appende le sue fotografie nella Galleria AAR (foto di Daniele Molajoli)

Monica Rhodes

Ampliare l’obiettivo: dal profondo passato di Matera al profondo futuro

Nel 2019, Matera, il centro abitato continuativamente più antico d’Italia, ha sfruttato la nomina di Capitale europea della cultura per promuovere e celebrare il suo patrimonio culturale unico. Attraverso una molteplicità di eventi e iniziative, Matera ha riorientato la sua eredità culturale per dar forma alle percezioni della città, creare un senso di connessione per i residenti e attrarre cittadini temporanei. Questo cortometraggio, intitolato Ampliare l’obiettivo e realizzato in collaborazione con il programma cinematografico dell’American University in Rome, dimostra come il patrimonio può essere utilizzato come strategia non solo per comprendere il passato, ma anche per contribuire a plasmare il presente e il futuro di una città.

Monica Rhodes è l’Adele Chatfield-Taylor Rome Prize Fellow 2023 in salvaguardia e conservazione del patrimonio storico.

Color photograph of the back of the head and shoulder of a dark skinned woman with dreadlocks; she holds a map of Rome in her hands and books are strewn about the table in front of her
Monica Rhodes esamina una mappa di Matera (foto di Daniele Molajoli)

Ioana Uricaru

Sei il mio segreto

Ursa Major è la sceneggiatura di un film ispirato alla vita e all’opera dello scrittore ebreo-rumeno Mihail Sebastian (1907-1945). È una storia d’amore ambientata in Romania durante il momento più buio del fascismo e della guerra, quando anche la possibilità dell’amore diventa improbabile. Il Winter Open Studio presenta un quadro di questa sceneggiatura, Sei il mio segreto, diretta da Ioana Uricaru e prodotta in collaborazione con l’American University of Rome.

Ioana Uricaru è la Philip Guston Rome Prize Fellow 2023 per le arti visive.

Color photograph of an older light skinned woman placing a fur coat over a younger light skinned woman; to their left is a movie camera on a tripod
Ioana Uricaru (a sinistra) dirige un attore in un film ambientato a Villa Chiaraviglio dell’Accademia (foto di Daniele Molajoli)